Karibu.... dopo due anni il ritorno nella savana
Finalmente dopo due anni dalla nostra prima esperienza di safari nel Serengeti,
ritorniamo in Tanzania carichi di tante aspettative.
Era da molto tempo che pianificavamo i dettagli della nostra spedizione
cercando
informazioni, studiando cartine geografiche e percorsi.
Il
periodo scelto appositamente per riscoprire il Serengeti é la stagione
secca (fine agosto inizio settembre, Dry Season) per vedere l’altra
faccia dell’Africa, quella che non avevamo visto nel nostro precedente
viaggio (vedi 2007 periodo febbraio-marzo) dove allora era tutto verde e
l’acqua non scarseggiava di certo.
A fine agosto, per il turista, vi è qualche difficoltà maggiore, come
polvere e scarsità d’acqua, ma si è ricompensati dall’apprendere come la
natura e gli animali trovino i più elementari espedienti per
sopravvivere adattandosi in queste difficili condizioni.
I voli d’aereo sono stati prenotati da tempo presso
l’agenzia di viaggio di fiducia, la Kuoni.
Il volo prevede la partenza da Milano-Malpensa direzione Amsterdam con la
KLM, cambio di aereo con meta Aruscha,
l'aeroporto Kilimanjaro (aeroporto internazionale della Tanzania).
Mentre per l’organizzazione logistica del safari in tutti i suoi aspetti, dopo diversi
corrispondenze con agenzie locali di Arusha, ci siamo appoggiati nuovamente alla
KUDU Safaris Ltd che già ci aveva accompagnati nel precedente viaggio 2007, nel
corso della contrattazione avevamo chiesto di poter disporre di una guida che
parlasse italiano e desideravamo visitare bene le varie aree che dividono il
parco del Serengeti, il corridoio Sud (entrata del parco), la zona centrale e
più conosciuta Seronera, il corridoio a Nord lungo la Tagora plains il Lobo e
più su sino al Mara River (fiume Mara), e parte del corridoio Ovest lungo la Musabi plains lungo il Grumeti River (fiume Grumeti).
Il Parco del Lake Manyara, seppur bellissimo, lo saltiamo in quanto già visitato
ed il Ngorongoro lo rivisiteremo sulla strada del rientro.
Fine agosto 2009:
Aeroporto di Arusha, … e dopo tanta attesa appoggiamo
nuovamente i piedi in Tanzania, dopo aver espletato tutta la copiosa burocrazia
per i visti d’ingresso e dopo aver recuperato il bagaglio agli sportelli,
usciamo dall’aeroporto con nell’animo l’ansia di partire al più presto ad
appagare le nostre aspettative. All’uscita un signore regge un cartello con i
nostri nomi, è Giuseppe che con un buon italiano ci accompagna in albergo e ci
presenta la nostra guida Shaban che ci accompagnerà lungo tutto il nostro safari.
Il diario prosegue:
Tarangire, Tagora plains, Lobo, Seronera, Ndutu, Ngorongoro.
|