"Lipitalo, hupishwa"
(Ciò
che accade, doveva accadere)
Nel
2009 ad Arusha, mentre l’aeroplano che ci riportava a casa saliva di
quota sorvolando il Kilimanjaro, eravamo convinti di aver salutato il
Serengeti definitivamente.
Ci eravamo congedati con il cuore colmo di impagabili sensazioni, sazi
di meravigliosi scenari e della
sorprendente selvaggia vita animale.
Ma....
poi il tempo scorre regolare cadenzando
i giorni, i mesi, e basta qualche immagine su di una rivista o alla
televisione che subito prorompenti riaffiorano piacevoli ricordi.
È difficile spiegare la ragione o le motivazioni che ti spingono a
ritornare a rivisitare quelle lontane distese arse dal sole e
rinsecchite dalla siccità chiamate le savane del Serengeti.
È bastato rievocare qualche lontana sensazione per trovare il
comune consenso e subito ci ributtiamo a pianificare il nostro prossimo
viaggio nel periodo di fine agosto (Dry Season).
Pianifichiamo sulla carta date, itinerari dei luoghi da visitare, Lodge
da riservare e sottoponiamo il tutto al “wetu rafiki” (nostro
amico) Shabani,
già nostra guida nel 2009, il quale ci propone di aggiungere nel nostro
itinerario sia la visita al Lake Natron (per vedere i fenicotteri rosa)
ed al rientro di prevedere una tappa al Lake Eyasi per conoscere le
tribù di etnia Hadzabe (Wa-Hadzabe) e Datoga (WaDatoga).
Con
immutato entusiasmo aggiorniamo i nostri itinerari e prenotiamo i voli
presso la compagnia KLM.
il volo prevede la partenza da Milano-Malpensa MXP direzione Amsterdam,
cambio di aereo con meta Aruscha, l'aeroporto Kilimanjaro JRO (aeroporto
internazionale della Tanzania).
Rinfrancati dalle collaudate precedenti positive esperienze, per la
logistica ci appoggiamo nuovamente alla
KUDU Safaris Ltd che ci aveva
già assistito nelle nostre passate spedizioni, d'altronde noi
desideravamo molto incontrare nuovamente Shabani.
Il
nostro Tour prevede dapprima una tappa nella terra dei
Masai nella
regione del Lake Natron, per poi proseguire il nostro itinerario nel
nord del parco del Serengeti (North Corridor) entrando
dal nord.
Sosta al Lobo per alcuni giorni, il tempo necessario per visitare la
regione del Mara River (rammento che in questo periodo è previsto il
passaggio degli Gnu). Di seguito ci spostiamo verso il centro Seronera
per poi visitare meglio il Western Corridor lungo il Grumeti River a
vedere i grandi coccodrilli del Nilo.
Salutiamo il Parco Nazionale uscendo dalla porta principale di Naabi
Hill e prendiamo alloggio nei pressi del Lake Ndutu. Successivamente ci
spostiamo più a Sud sino al Lake Eyasi dove soggiorneremo due giorni per
visitare le tribù
Hadzabe e
Datoga. Rientrando è doverosa una visita al
parco Nazionale del Tarangire.
Metà agosto 2011
Aeroporto di Arusha, … sembra la fotocopia di un’esperienza già vissuta,
l’emozione di appoggiare nuovamente i piedi in Tanzania é sempre forte.
Espletate le formalità burocratiche d’ingresso (Visa), di nuovo notiamo
il lettore di impronte digitale che ogni turista deve registrare (tutte
e 5 le dita di una mano). All’uscita, puntuale troviamo un responsabile
della KUDU, Enrico che dopo i convenevoli di benvenuto ci accompagna in
albergo ad Arusha.
Il diario prosegue:
Lake Natron, North Corridor con il Lobo ed il Mara
River, Western Corridor con il Grumeti River, la regione del Lake Ndutu,
il Lake Eyasi ed infine il parco Nazionale Tarangire.
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